Tre giorni su di un cammello nel deserto. Per mangiare ci fermavamo ed accendevamo il fuoco; cibi semplici e pane chapati. A fine pasto si lavavano le stoviglie nella sabbia.
Arrivammo in un villaggio di pastori e qui fotografai questo gruppo di persone che parlavano tra loro. Mi colpì la preenza della donna che, da dietro quel cancelletto, ascoltava la conversazione.
Girare in autobus per le stradine di campagna tra villaggi remoti è senza dubbio un'avventura. Folle di persone si accalcano dentro l'autobus; chi non sopporta il caldo-umido e l'odore all'interno preferisce (io lo feci) arrampicarsi sul tetto e sedersi li. Non è poi così pericoloso, vista la bassissima velocità tenuta da questi mezzi.
Una carcassa di vacca giaceva li per terra poco distante... erano decine gli avvoltoi che stavano pasteggiando con la carne oramai in decomposizione.
Visitammo la campagna circostante il tre su questo motorino... la mia guida non possedeva un mezzo di trasporto e chimò il suo amico in aiuto per potermi portare in giro.
Questo villaggio si trova nel mezzo del parco di Ranthambore, nel Rajastan. Ciò che mi colpì furono i colori sgargianti degli abiti delle donne.
Era in corso una riunione... l'anziano osservava e scuoteva la testa... non era d'accordo!
Queste persone vivono una vita molto semplice, senza le complicazioni del moderno mondo cittadino; ma anche molto difficile, senza gli agi ed i servizi come acqua ed elettricità del mondo cittadino.
All'interno del parco molte attività non sono permesse. La vita di queste persone si regge sulla raccolta e sull'allevamento.
Dal tetto del mio autobus fotografai l'altro autobus che percorreva lo tesso tragitto al contrario. Stavo andando a visitare il villaggio natale della mia guida.
I bambini quasi facevano a gara per mettersi davanti alla macchina fotografica... la donna, invece, sembrava divertita ma anche un po' imbarazzata.
Dopo aver visitato il villaggio natio della mia guida, al momentoi di andare via tutti mi salutarono e si misero in posa per un'ultima foto di gruppo
"Tiger!" urlò l'autista che subito aumentò la velocità. Arrivammo a tre o quattro metri da lei, separati solo da pochi cespugli. Ricordo ancora l'emozione che provai quando sentii il suo ruggito.
Non avevo mai visto un animale tanto curioso.
Perduto da qualche parte lontano dai centri cittadini, vidi questo cancello di legno e fui colpito dalla bellezza degli affreschi sui lati.
Ero andato a visitare un tempio indù, e nel complesso di edifici c'era questo piccolo tempietto.
Ricordo bene che per poter entrare nel tempio dovetti togliermi la cintura di cuoio e nasconderla nello zaino. Queste persone hanno fatto voto di non uccidere nessuna creatura vivente. Alcuni di loro addirittura mettono una benda intorno alla bocca per non ingerire per errore piccoli insetti.
Per favore suona il clacson! Incredibile che frasi come queste siano dipinte sul retro di ogni camion!
Scattai questa foto a Puskar... una città santa dove ho trovato molta gente ospitale. Passai davanti al cortiletto coperto della casa di questa famiglia, e ricordo che la donna mise seduto il bambino affinchè io lo potessi fotografare meglio.
Qui a Puskar, se osservi bene la folla, puoi sempre trovare qualche santone che si dirige verso il tempio.
Mi sono sempre chiesto se questo santone fosse autentico o se cercasse solo soldi dai turisti... chissà!
Qui al mercato di frutta e verdura non ci sono banconi... solo qualche telo per terra e tantissimi colori.
Questa persona era davvero gentile e mi ricordo che fu felice di farsi fotografare.
Sterco di cammello essiccato e pressato... ottimo da far bruciare sul fuoco come combustibile.