Il Toro, tenuto legato con una corda per il naso, non sembra essere molto contento della situazione.
Molte persone, da vari villaggi sono venute qui per far partecipare i tori ai vari combattimenti. Qualcuno raccoglie le scommesse e... gong! si inizia a combattere
Il Laos è il paese più bombardato al mondo, tanto che ancora adesso, a distanza di molti anni dalla guerra del Vietnam, ancora decine di persone muoiono a causa degli ordigni inesplosi sparsi praticamente ovunque. E' abbastanza comune entrare in un qualunque locale e trovarlo ornato con residuati bellici.
Su molte strade del laos non sono presenti distributori di benzina; tuttavia c'è sempre qualceblocale che compra la benzina in città per poi rivenderla in bottigliette come questa che ho fotografato. Si spera sempre di non trovare un disonesto che allunga la miscela con altri liquidi come l'acqua.
Luang Prabang... alle prime luci dell'alba. I monaci buddisti hanno fatto voto di povertà, e la loro sussistenza dipende unicamente dalle offerte dei fedeli. Ogni mattina, alle prime luci dell'alba, tutti i monaci di un monastero escono per le strade e seguono un percorso ben preciso, lungo il quale i fedeli aspettano pazienti di poter fare la loro offerta di cibo. Im questo modo i fedeli acquistano crediti per le loro vite successive.
Come sempre i posti più vivi di un paese sono i mercati. Qui sono in vendita delle oche; rinchiuse in stretti cestelli di vimini vengono trattate come oggetti.
Sembra una scena di duecento anni fa. Non crediate che nel laos non esistano trattori... anzi! Il fatto è che molti terreni sono coltivati da piccoli allevatori spesso poveri.
Il sud est asiatico è uno di quei luoghi al mondo dove la spiritualità è molto radicata nelle persone. Ovunque tu vada le immagini del Buddha sono ovunque.
Giravo con il motorino affittato e mi fermai in un villaggio per vedere cosa stesse accadendo. Una serie di persone stavano segando dei tronchi per il fuoco e questa signora stava aspettando di riuscire a vendere le sue patate.
La stagione delle piogge! Nei quaranta giorni del mio viaggio ha piovuto per esattamente quaranta giorni. In un paese dove la maggior parte delle strade è sterrata, questo produce enormi fiumi di fango che le persone del luogo, abilissimi motociclisti, percorrono quotidianamente. Io ho avuto qualche piccolo problema... e tenete presente che questo motorino è tenuto in piedi soltanto dal fango!
Girai tre giorni per villaggi insieme alla mia guida... abbiamo incontrato gente, giocato con i bambini... siamo sempre stati i benvenuti.
Il cuore di un mercato sono sempre le merci ed il denaro
Ehi, fotografo! Quei tori stanno venendo nella tua direzione... scappa!
Questa immagine rappresenta molto bene uno dei gesti quotidiani di un monaco. La raccolta delle offerte fatta alle prime luci del mattino.
I combattimenti tra tori sono molto diffusi in questa regione ed attirano molte persone tra partecipanti e spettatori.
Nei miei giri in motorino mi imbattei in questa scena. Queste ragazze, non senza una discreta fatica, raccoglievano alcuni pesci immergendo e riportando in superficie queste grandi e pesanti reti.
Passando con il motorino, vidi questa fila di bancarelle coperte lungo la strada. Mi fermai a comprare un po' di frutta e scherzai con queste ragazze mentre scattavo alcune fotografie. Credo che trovassero il mio comportamento molto buffo.
L'uso della pipa è molto diffuso tra gli adulti del villaggio.
Non mi è ben chiaro quale sia il motivo per il quale in ogni luogo di culto buddista il numero di immagini del Buddha sia sempre grandissimo, ad ogni modo se vi soffermate a osservare vedrete sempre un gran numero di statue ed immagini. In questa fotografia ne ho isolate due che ho trovato particolarmente suggestive. Mi trovavo a Louang Prabang.
Non so quale sia il miglior momento per pescare... per queste persone, sulle rive del Mekong, è al mattino presto quando il sole è ancora basso all'orizzonte.
Questa signora era molto gentile ed ospitale. Facemmo tappa per il pranzo durante un trasferimento con un mezzo pubblico da Luang Prabang verso nord. In un momento di pausa provai a scambiare due parole, ma la barriera linguistica questa volta è risultata insormontabile.
La coltivazione del riso è l'attività principale del paese. I paesaggi, quando il riso è giovane e di un intenso verde, sono davvero spettacolari
Siamo sulle rive del Mekong, in uno sperduto villaggio dove il turismo spesso invadente si affianca ad una vita rurale semplice ed arcaica. In questo campo di riso il contadino ha passato ore intere per smuovere il terreno con l'aiuto di strumenti trainati da animali. L'agricoltura è la principale fonte di sussistenza... e mi è stato detto che parte della popolazione vive nell'incertezza del cibo.
Ancora una volta, nel mezzo di un mercato agricolo, ho trovato chi il cibo lo vende già cucinato. Questi pesci erano davvero invitanti... se ti piace il pesce, ovviamente!
Mentre scambiavo due parole con questo monaco, durante una visita ad un antico tempio distrutto dai bombardamenti, ricordo che mi raccontò di quando, durante la guerra, sparava verso gli aerei americani che rigurgitavano bombe ovunque ed indiscriminatamente.
A volte capita, nel fare una foto, che la persona fotografata sfoggi un sorriso profondamente sincero ed ospitale. Persone come questa farebbero sentire a casa viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.
Una cosa che ho notato è che i laotiani non si fermano mai. Molti nel paese non hanno la certezza del cibo, e dedicano ogni minuto libero, oltre la coltivazione dei campi, ad altre attività quali la pesca.
Mi è sempre piaciuto scattare ritratti di persone di culture profondamente differente dalla mia.
Alla fine del combattimento dei tori, il toro perdente scappa ed il vincitore lo insegue per alcune decine di metri... tutti gli spettatori che stavano in cerchio intorno ai due animali adesso scappano!
Alla mattina, ogni mattina, i devoti aspettano sull'uscio di casa l'arrivo dei monaci per offrire loro cibo in cambio di crediti per una migliore vita nella prossima reincarnazione.
Scena di quotidianeità in un villaggio laotiano.