L'ingresso in Belize mostra subito tutta la differenza dal Messico, soprattutto nella differente qualità degli autobus. L'autobus che mi ha portato in questo fantastico paese non è esattamente dello stesso standard degli autobus messicani. Qui in Belize i vecchi school bus americani vengono riciclati e fatti viaggiare per altre centinaia di migliaia di kilometri.
Nonostante abbia dovuto viaggiare in piedi o schiacciato su di un piccolo sedile, sono arrivato ad Orange Walk. Tranquilla ed ospitale, qui l'atmosfera è molto diversa da quella che si respira nella capitale
In tutti i paesi la stazione degli autobus è un luogo cruciale, dove si spende gran parte del proprio tempo; per un viaggiatore luoghi come questo sono sempre un'interessante finestra sulla vita della popolazione locale.
Una barca mi ha portato a visitare il sito di Lamanai, che in antica lingua maya significa il coccodrillo sommerso.
Avvistare un alligatore è sempre emozionante... soprattutto quanto poi ti viene in mente che non ti puoi permettere di scivolare e cadere in acqua.
Per compiacere i turisti, le guide locali hanno insegnato a queste scimmie a salire sulla barca per ricevere alcune banane.
Lamanai: questo sito archeologico è sicuramente il più importane del Belize... ma non il più emozionante.
Il sito archeologico è davvero impressionante, non solo per la sua maestosità, ma soprattutto per la sua posizione in mezzo a kilometri di foresta.
Il sito archeologico è impressionante; come cornice una numerosa colonia di scimmie urlatrici ci hanno accolto con le loro basse ma forti urla.
La vera avventura comincia perà a San Ignazio. Questa piccola e sonnolenta cittadina è la base di partenza per molte attività che si svolgono nei dintorni. Oggi ho visitato Actun Tunichil Muknal. Il giro è cominciato a bordo di una grossa jeep che ci ha portato nel folto della foresta tropicale. Non avevo mai visto una foresta tanto bella quanto selvaggia, popolata da ogni sorta di animale, comprese le iguana ed alcune farfalle più grandi del palmo di una mano. Ci incamminiamo a piedi risalendo il corso del fiume; lo quadiamo più volte, osservando le miriadi di piccoli pesci che lo abitano, prima di arrivare a destinazione; la fatica ed i piedi bagnati non si fanno però sentire, visto il buon sapore di alcune piccole noci di cocco raccolte sul sentiero. Arrivati in fondo al sentiero comincia l'avventura: il fiume sgorga da una grotta nella montagna, dimora del dio Maya Chac, dio della pioggia. Entriamo. Ci addentriamo nell'oscurità, a volte immersi nell'acqua fino al collo, a volte con l'acqua bassa fino alle ginocchia; attraversiamo stretti passaggi, ci arrampichiamo sulle rocce scivolose... osserviamo con stupore le belle formazioni calcaree, stalattiti e stalagmiti, e viviamo le stesse sensazioni che provavano gli antichi maya quando entrarono nella grotta per preparare le offerte votive. Dopo circa due ore troviamo finalmente i resti di quelle antiche genti: vasellame, ossa, teschi. Persino un intero scheletro, appartenuto ad una ragazza sui venti anni, sacrificata e poi posizionata a terra in posizione danzante, per implorare il favore del dio.
Un'iguana... direttamente dalla preistoria.
Mi divertii molto a maneggiare quello splendido esemplare.
Vedere questi animali da vicino è un'emozione... maneggiarli lo è ancora di più
Ricordo di quanto fossi affascinato dalla forma e dai disegni della sua pelle.
In una delle più belle escursioni della mia vita, guadare il fiume era l'unico modo per raggiungere l'imboccatura della grotta
Lungo la strada la guida spesso si fermava per mostrarci le caratteristiche delle varie specie arboree. Ricordo che ci mostrò pure la tana di una tarantola e che la fece uscire utilizzando un sottile rametto.
Ecco l'imbocco della caverna... l'emozione sale alle stelle.
Camminammo a lungo in una bellissima grotta non attrezzata. La luce era assicurata da alcune batterie nello zaino della guida, oltre che dalle nostre pile frontali.
Due ore di strada e finalmente raggiungiamo il sito: vasi di terracotta, ossa teschi... anche lo scheletro di una giovane ragazza sui vent'anni, sacrificata per placare l'ira degli dei.
Nei giorni successivi il mio viaggio si è concentrato sull'osservazione (!) della natura. Sono infatti molti gli animali che si possono avvicinare in questo angolo di mondo. La visita alla remota città di Corocal mi ha permesso, oltre che ascoltare l'insistente verso delle scimmie urlatrici, di giocherellare con una piccola tarantola che si era fatta la tana nella mezzo del sito archeologico. Basta inserire delicatamente uno stelo d'erba nella tana che lei lo afferra; tirando dolcemente eco che lei esce per farsi osservare. Comunque, dopo due o tre volte, ha cominciato a dare segnali di aggressività e ci siamo fermati lasciandola in pace. Il secondo incontro è avvenuto allo zoo. Un giovane giaguaro, nato nello zoo, è infatti stato addomesticato ed è ora possibile accarezzarlo e giocarci un po' insieme. Certo la cosa sa poco di avventura, ma è stata comunque un'esperienza carina.
Non potevo resistere al farmi una foto ai piedi di questo gigante con le radici... ma dovevo stare attento a non avvicinarmi troppo per non impigliarmi in una ragnatela... anch'essa gigante
Esattamente come l'albero, anche il ragno con la sua ragnatela erano enormi... questo in particolare era grande come il palmo di una mano
Come potete vedere nel video, mi divertii molto a giocare con questa tarantola
Guardando la piramide dal centro della piazza
Lamanai è il sito maya più importante del Belize. Lontano dalla civiltà anche solo arrivarci è una piccola avventura.
Scattai questa immagine allo zoo. Raramente visito questi luoghi, ma avevo letto che qui le gabbie erano molto ampie e piene di vegetazione... ero curioso.
La maggior parte del mio tempo l'ho però trascorso con pinna e boccaglio a nuotare nella barriera corallina. Non si contano le differenti specie di pesci e coralli che ho potuto orrervare, ma vi posso garantire che la varietà è tale da lasciare a bocca aperta anche il più esigente dei turisti. Ad ogni modo alcuni incontri meritano un certo approfondimento: tartarughe, razze, lamantini e squali. Le tartarughe sono aminali tranquilli che non si preoccupano più di tanto della presenza dei turisti, e questo permette di avvicinarsi a circa un metro di distanza prima che comincino ad andarsene. L'adrenalina scorre invece a fiumi quando incontri chi proprio non ti aspetti di incontrare: una coppia di squali leuca. Mi sono passati a poci metri di distanza e fortunatamente mi hanno solo guardato e ignorato. Fa impressione vedere in acqua quel profilo a cui siamo abiutati quando guardiamo i documentari sui vari pesci pericolosi esistenti negli oceani!!! La guida mi ha poi detto che è estremamente raro che vengano all'interno della barriera corallina... ma non impossibile! L'avventura in Belize finisce qui; adesso prendo l'autobus che mi riporta in Messico.
Qui a Cay Caulker siamo in un piccolo aradiso terrestre...
La spiaggia, a pochi metri dai primi edifici del villaggio, è disseminata di palme come nei film
Da qui partono tutte le barche che si avventurano nella barriera corallina, piene di turisti che vogliona fare snorkeling ed osservare razze e squali nutrice.
Guardando in basso... la sabbia e l'azzurro del mare; guardando in alto le palme e l'azzurro del cielo.
Avevo deciso di fotografare questo simpatico esemplare... ci siamo scrutati negli occhi per alcuni minuti... chissà cosa deve aver pensato!
In una delle varie immersioni che ho fatto la guida ha portato una macchina fotografica subacquea ed ha scattato per noi alcune foto. Ve le mostro in modo che possiate vedere quello che qualunque turista può osservare con i suoi occhi venendo qui.
Questa tartaruga era abbastanza noncurante di noi, visto che era impegnata nel suo pasto sul fondale. E' un animale bellissimo.
Un dettaglio di un corallo ripreso da vicino. Non sono esperto, ma credo che esistano centinaia di specie diverse di coralli.
Alcuni pesci a voltre si inseriscono in banchi di pesci di specie diverse per potersi nascondere.
Nella barriera corallina le specie di vita sono innumerevoli, dalle più grandi alle più piccole. Questa cresce sopra il corallo, in simbiosi con esso.
Alcune specie vegetali sono costituite da filamenti morbidi... come cespugli. Al muoversi della corrente si muovono pure loro, quasi fosse una danza.
Gli squali nutrice sono semplicemente fantastici. Gli squali nutrice hanno una piccola bocca, ma le file di denti aguzzi sono decisamente ben visibili quando li guardi da vicino. Anche loro sono attirati dal cibo che di solito gli viene offerto; si fanno fotografare e dopo un po' se ne vanno.
Le razze sono abbondanti in queste acque; richiamate dal cibo dato loro è impossibile non avere incontri ravvicinatissimi. Sono animali tranquilli, ma se ti avvicini tanto da accarezzarle (sono piuttosto viscide al tatto) devi fare attenzione al pungiglione che hanno sulla coda.
Come si vede da questa immagine, il fondale in cui siamo immersi è profondo poi soltanto tre metri circa.
Quando i pesci si raggruppani in banchi e sono inoltre colorati, allora lo spettacolo è doppio.
Bella e pericolosa... se la tocchi, cosa tra l'altro vietatissima, rischi inoltre di farti male in quanto è in molti punti molto tagliente.
Nuotare a fianco di un animale come questo da una sensazione di quiete e tranquillità
Qui nuotano tanti di quei pesci che sovente capita di fare qualche incontro ravvicinato
Alcune specie di pesci si uniscono a formare gruppi compatti per sembrare un unico pesce molto grosso e difendersi dai predatori.
Osservare la natura sottomarina significa nuotarci insieme...
Molti pesci, di gronte alle luci della macchina fotografica, mostrano i loro colori sgargianti.
Bella e pericolosa, questo abitante dei fondali è meglio non stuzziarlo troppo.
Sapendo che questa è una specie animale a rischio di estinzione, osservarla nel suo ambiente naturale ha un fascino extra.
Come le razze, anche questo squalo nutrice è attratto dal cibo che viene lasciato dai barconi dei turisti. Ricordo come la guida prese uno di questi animali, e, dopo averlo capovolto per farlo entrare in una specie di catalessi, ce lo fece accarezzare.
Molti dei coralli hanno forme insolite... che catturano la tua attenzione.
I lamantini sono invece molto più diffidenti, non amano la presenza delle persone se sono troppe; ad ogni modo ho potuto portare a casa foto molto belle.